CAMERA DI COMMERCIO DI CATANZARO CROTONE VIBO VALENTIA

 

la Riserva della Biosfera della Sila

Calabria – Italia

L’anima arroccata e ancestrale della Calabria è la sua montagna. L’ultima propaggine dell’Appennino Meridionale, vera e propria “finis terrae” del continente europeo. Una montagna che dialoga costantemente col mare e che, unica in Italia, raggruppa 3 Parchi Nazionali: Pollino, Sila e Aspromonte.

La Sila

Estesa per più di 350.000 ettari, la Riserva della Biosfera della Sila include dal 2014 il Parco Nazionale della Sila all’interno del programma scientifico “Man and the Biosphere – MAB”, attento all’ecosistema uomo-ambiente. Oltre ai paesaggi mozzafiato dell’altopiano, infatti, con i suoi laghi, sorgenti, le foreste e le morene glaciali dal fascino nordico, la Riserva copre un territorio costellato da 71 Comuni, i cui abitanti da tempo immemore sono coinvolti nei ritmi della natura: ora come un tempo, l’uomo vive secondo il lento ma inesorabile procedere della transumanza – che, stagionalmente, sposta uomini e capi di bestiame lungo l’asse appenninico dai monti alle pianure e viceversa – e della silvicoltura. In pochi altri posti il binomio uomo-natura ha dato esiti felici come nella Sila, tanto che ad oggi la Calabria è annoverata tra le prime regioni d’Italia per la qualità della produzione enogastronomica, con 36 denominazioni, ed è ogni anno una meta ambita dai turisti alla ricerca di un rapporto sano con la natura e i riti e le tradizioni che da essa scaturiscono.

Cycling
Trekking
Escursioni
Transport

Come arrivare

  1. L’aeroporto Sant’Anna di Crotone è composto da un unico terminal passeggeri (la distanza tra Aeroporto Crotone (CRV) e Stazione di Crotone è di circa 10 km).  L’aeroporto di Lamezia (SUF)  rappresenta il principale scalo della Calabria ed è uno dei primi del Mezzogiorno per traffico passeggeri (distanza da Crotone circa 100 km)

Cosa visitare

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Arrivo nell’area del Parco e visita dei borghi montani, come Longobucco, Spezzano, Zagarise, con le sue chiese del ‘400 e la torre normanna, e Petilia Policastro, dove degustare le specialità locali, in particolare il caciocavallo podolico e la soppressata di suino nero della Sila, e perdersi nelle tradizioni.

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Trekking montano e visita delle riserve naturali, come la riserva “I Giganti della Sila”, in località Fallistro, sede dei secolari alberi di pino laricio, simbolo della regione. A partire dal rifugio montano Casello Margherita (1400 m. slm) è possibile percorrere i “Sentieri dei Passi perduti”, mulattiere e sentieri che gli abitanti dei villaggi limitrofi battevano per salire sulla Sila insieme ai loro animali. L’Itinerario Gioachimita, partendo da S. Giovanni in Fiore, consente invece di seguire le orme di Gioacchino da Fiore, monaco che nel medioevo raggiunse a piedi questi territori, puntellati di eremi e abbazie, per arrivare infine a Celico. Per gli escursionisti più agguerriti, il Parco Nazionale della Sila ospita nel suo territorio le tappe 84-90 del Sentiero Italia, qui percorribile dal Santuario della Madonna di Porto fino a Spezzano Piccolo.

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Infine, dopo aver goduto delle meraviglie della montagna, il visitatore potrà scendere sulla costa per assistere allo spettacolo dei paesi a picco sul mar Tirreno, come Tropea e Diamante.

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