ll nome Caserta deriva dal latino “Casa Irta”, per la posizione elevata della città rispetto alla pianura circostante. La città sorge nell’entroterra campano.
Il clima salubre, le terre fertili, e il bellissimo panorama convinsero il Re, Carlo di Borbone, che Caserta sarebbe stata il sito ideale per accogliere la nuova capitale del Regno borbonico.
Vicina a Napoli, ma sufficientemente lontana per non subire il fervore della metropoli, libera dai pericoli degli attacchi provenienti dal mare, lontana dalle attività del Vesuvio, ma non così tanto per non godere dei suoi benefici effetti.
Il complesso monumentale di Caserta è composto dal Palazzo con il parco, i giardini, l’Acquedotto Carolino e il complesso industriale di San Leucio, destinato alla produzione di tessuti in seta. È inserito dal 1997 nel patrimonio UNESCO. Il complesso venne realizzato per volere di Carlo di Borbone nel XVIII secolo, come sua reggia e anche con lo scopo di competere con Versailles e Madrid.
La Reggia di Caserta
La Reggia è un esempio di struttura monumentale destinata agli alloggi dei sovrani e al soggiorno dell’intera corte e, al tempo stesso, un centro amministrativo ispirato al modello dell’Escorial in Spagna. Carlo di Borbone era appassionato di architettura. Fin dall’infanzia aveva avuto occasione di soggiornare o visitare le più sfarzose dimore reali d’Europa. Nel progetto doveva realizzarsi il connubio tra spazi artificiali e spazi naturali. L’architetto Vanvitelli raccolse le indicazioni del Re e progettò un complesso straordinario, perfetta espressione dell’assolutismo settecentesco e delle tradizioni artistiche dell’epoca.
Le dimensioni sono davvero imponenti. L’immagine complessiva è maestosa, grazie ad una partitura architettonica ordinata. Gli interni sono sontuosi. Le stanze sono 1.217 e tra di esse primeggiano la Sala del Trono, la Sala delle Quattro Stagioni, il Teatro, la Cappella di Corte e lo Scalone monumentale.
Il Parco della Reggia
Una fusione tra il giardino rinascimentale italiano e i giardini di Versailles, è Il Parco della Reggia di Caserta con una superficie di 120 ettari. È strutturato in due parti. Nella prima si trova il Bosco Vecchio, antico giardino rinascimentale; la Grande Peschiera, dove ci si allenava in battaglie navali; la Castelluccia, per riposarsi durante le battute di caccia. La seconda parte del Parco è composta da sette vasche con un tema mitologico. La Fontana dei Tre Delfini, la Fontana di Eolo, La Fontana di Cerere, la Fontana di Venere e Adone, e l’ultima e più alta, la Fontana di Diana e Atteone. Nel Parco c’è anche un Giardino all’inglese, con boschetti, colline, canali e specchi d’acqua dove furono piantate specie rare.
L’Acquedotto Vanvitelliano
Il “Regio Acquedotto dell’Acqua Carolina” misura circa 40 km di lunghezza, ha origine alle Sorgenti del Fizzo del Monte Taburno. Il percorso dell’acquedotto è individuabile anche dalla presenza di torrini, manufatti a pianta quadrata e dalla copertura a piramide, che sono posti circa ogni 1.500 metri. Il viadotto, che attraversa la Valle di Maddaloni, costituito da Ponti o archi della Valle, è il tratto più spettacolare. In questa opera si può apprezzare appieno l’esperienza di ingegneria idraulica e le grandi competenze tecniche di Luigi Vanvitelli. I lavori vennero iniziati nel 1753 e furono necessari altri 17 anni per vedere l’inaugurazione dell’intera struttura. Le seterie di San Leucio impiegavano le acque dell’acquedotto così come gli altri insediamenti che si popolarono o rifiorirono grazie ad esso, migliorando le colture agricole e sviluppando le manifatture.
Il complesso industriale di San Leucio
Il sito Unesco comprende il borgo di vocazione industriale di San Leucio. Viene ampliato nel 1778 da Ferdinando IV per collocare una fabbrica di seta. Tutto attorno sorgevano le abitazioni per le famiglie operaie, le botteghe, la piazza, la scuola a formare una cittadella. Nella zona era già diffusa la lavorazione artigianale della seta, ma il sovrano attuò un sistema produttivo meccanizzato e sistematico per elevare il Borgo a centro manifatturiero specializzato. Sotto il profilo tecnico, introdusse macchinari innovativi. Venne aperta la prima scuola dell’obbligo maschile e femminile.
Per approfondimenti si consiglia di visitare il sito ufficiale del Centro del Patrimonio Mondiale UNESCO responsabile dell’iscrizione dei siti del Patrimonio Mondiale.
http://www.unesco.it/it/PatrimonioMondiale/Detail/117
In auto: Autostrada A1 Roma-Napoli,
Autostrada A30 Caserta-Salerno.
In treno: Linea ferroviaria Napoli – Roma
In aereo: Aeroporto di Capodichino (NAP)
Visitare il centro storico di Caserta con i suoi edifici civili, pubblici e religiosi di varia tipologia architettonica vi lascerà a bocca aperta. Si aggiunga un piacevole shopping lungo le eleganti vie, vivacizzate da numerosi negozi di abbigliamento, di calzature, di oreficeria.
La Reggia di Caserta, che si trova all’ingresso del centro della città, è facilmente raggiungibile perché collegata alla stazione ferroviaria e all’uscita Caserta Nord dell’Autostrada del Sole. La Reggia, la più grande al mondo per volume, vi affascinerà con i suoi appartamenti storici, i Giardini Reali, il Giardino Inglese, il Bagno di Venere, il Criptoportico, la Cappella Palatina, la Quadreria, la sala del Trono e mille altre sorprese. Una piccola curiosità: con la nascita del Regno d’Italia (1861), i funzionari sabaudi censirono i beni contenuti nella Reggia. Il bidet fu così inventariato: “strano oggetto a forma di chitarra”.
È d’obbligo la visita alla seteria Reale di San Leucio, che conserva i macchinari dell’epoca e dove si allevavano i bachi e si producevano sete preziose. Nei dintorni di San Leucio ancora oggi si vendono sete di grandi qualità.
Proseguendo si rimane piacevolmente colpiti dai ponti della valle con l’Acquedotto Carolino Vanvitelliano, che si erge appena fuori la città di Caserta. L’Acquedotto Carolino è ancora considerato una delle più importanti costruzioni realizzate dai Borbone.
Per ultimo una visita al borgo medioevale fortificato di Casertavecchia. Il visitatore viene catapultato indietro nel tempo. Nei vicoletti l’atmosfera è rilassante e intima. Dista una decina di km dalla città. C’è una bella panoramica sulla città, con vista sulla Reggia, sul Vesuvio e sulle isole del golfo di Napoli. Passeggiando ci si imbatte nei negozietti di artigianato, tra gli odori della natura. Numerosi i ristoranti che offrono la cucina tipica con le eccellenze dell’alto casertano.
CAMERA DI COMMERCIO DI CASERTA
Tel: +39 0823 249111
e-mail e pec: info@ce.camcom.it
web: www.ce.camcom.it
Per maggiori informazioni
ASSET – Azienda Speciale Sviluppo Economico e Territoriale della Camera di Commercio della Basilicata
L’Associazione Mirabilia Network è dedicata alla promozione dei territori e dei percorsi nei siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO sostenuti delle Camere di Commercio di Bari, Basilicata, Catanzaro Crotone Vibo Valentia, Foggia, Irpinia Sannio, Caserta, Chieti-Pescara, Genova, Marche, Messina, Molise, Padova, Pavia, Riviere di Liguria, Sassari, Sud Est Sicilia, Treviso-Belluno, Pordenone – Udine e Verona, Umbria, Venezia Giulia Trieste Gorizia
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